MATINÉE – You Theater. dance 〜 independent music
La Stagione 2025-26 offre 4 appuntamenti per le scuole portandoci nel cuore di temi come le scelte, il viaggio, il coraggio.
Ogni matinée offre la visione dello spettacolo a cui segue una conversazione partecipativa con i presenti, per stimolare riflessioni e critiche sulle tematiche proposte. L’ingresso è gratuito; per informazioni e prenotazioni: info.youtheater@gmail.com
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Martedì 18 novembre e Mercoledì 19 novembre 2025
ore 10:30
LA RESTANZA
regia di Marianna Andrigo
con Marta Vergani e Marco Bertani
Partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di se stessi.
Vito Teti, La restanza
Amo i miei luoghi e, a volte, odio restarvi e vorrei disseminarmi in tutti i luoghi del mondo; avverto spesso la frustrazione del restare per cambiare un mondo che non sembra voler cambiare, che anzi sembra scomparire e morire giorno dopo giorno, ed ecco che mi accingo a raccontare il senso, il disagio, la bellezza di vivere nel luogo da cui osservo il mondo.
Vito Teti, La restanza
Rimanere o andare, radicarsi o avventurarsi, lasciare o tenere? Fin da giovani si oscilla tra tensioni opposte che ci fanno immaginare di crescere lì, dove si è nati, o lì, dove non sappiamo cosa c’è. Eppure nei racconti e nelle storie di chi resta si trova anche la forza e il coraggio di chi ha scelto di partire.
La performance gioca su questa tensione dove passato e futuro si disputano il loro ruolo nel presente.
La restanza è uno spettacolo che nasce dal pensiero antropologico di Vito Teti, per il quale il restare non è immobilità né rassegnazione, ma una scelta consapevole, un atto di coraggio e di responsabilità verso se stessi e verso la comunità.
In scena si esplora la condizione universale dei giovani: rimanere o andare, radicarsi o avventurarsi, lasciare o tenere. È la tensione che accompagna l’adolescenza, un’età in cui passato e futuro si contendono il presente e ogni decisione diventa possibilità di costruzione identitaria.
Attraverso il linguaggio del corpo, della luce e delle immagini, due giovani interpreti danno vita a un racconto poetico che unisce memoria e desiderio, tradizione e cambiamento, intimità personale e dimensione collettiva. Lo spettacolo diventa così un laboratorio simbolico in cui gli studenti possono riconoscere le proprie domande, i propri dubbi e le proprie speranze.
La restanza si rivela come un movimento interiore: un modo di abitare il luogo e il tempo presenti, senza rinunciare al sogno di partire, ma sapendo che la vera sfida sta nel trasformare ciò che ci circonda e nel costruire un senso nuovo del “restare”.
regia: Marianna Andrigo
testi e assistenza alla regia: Carola Minincleri Colussi
con: Marta Vergani, Marco Bertani
video: Solenn Le Marchand
luci: Alice Marchiori
produzione you Theater
Durata: 60 minuti + confronto finale con gli artisti

Martedi 20 Gennaio 2026 e Mercoledì 21 Gennaio 2026
ore 10:30
IL CUORE DI CHISCIOTTE
Testi e immagini di Gek Tessaro
Regia di Gek Tessaro e Lella Marazzini
Lo spettacolo propone un percorso di suggestioni liriche sul tema dei cuori in viaggio. Il leitmotiv è il Don Chisciotte, il cuore del cavaliere errante. E’ la lettura che lo farà diventare matto, la lettura come forza travolgente ed inarrestabile, la lettura come magia. Il cuore di Chisciotte è uno spettacolo visionario e poetico. I cuori diventano i diversi temi trattati dal Cervantes per descrivere la figura del cavaliere errante. Il cuore dei matti. Il tema della pazzia, ma anche del coraggio. Il tema per eccellenza donchisciottesco, il combattere contro i mulini a vento, l’inutilità del gesto ma anche la bellezza dell’ostinazione, della resistenza, anche nella consapevolezza dell’impossibilità di vincere, il tema dell’onestà, dell’etica. Il tema del viaggio e della scoperta. Si sa, si conosce, si impara viaggiando. Vedere è conoscere, è la curiosità che ci permette di imparare. Il tema della diversità e dell’amicizia. Chisciotte e Sancho: l’uno educato, colto e magro, l’altro villano, ignorante e grasso. Quale può essere l’incastro felice per due figure così diverse e come proprio questa diversità li possa rendere così indispensabili l’uno per l’altro. Il tema dell’amore. Dulcinea, la figura femminile idealizzata, ma anche la consapevole necessità indispensabile dell’altra metà del cielo. La morte. Il fuoco che si spegne e le riflessioni del proprio essere, esistere e del significato infine delle impronte lasciate.
Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove tra letteratura per l’infanzia, illustrazione e teatro. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci.

OLTRE ALLE MATINÉE sono proposti dei laboratori e dei workshop dedicati proprio ai ragazzi e alle ragazze che hanno tra i 14 e i 20 anni. Scopri di più alla pagina dedicata.
